Test delle intolleranze alimentari

Test delle intolleranze alimentari

L’intolleranza alimentare è una particolare sensibilità a determinati cibi, spesso molto comuni, come il frumento e il latte, le cui cause sono ancora poco chiare e che si manifesta con una varietà di disturbi non sempre facilmente riconducibili all’intolleranza.

A differenza delle allergie alimentari, infatti, la cui reazione è immediata, le intolleranze hanno un meccanismo più subdolo, in quanto i sintomi si manifestano a distanza di tempo dall’assunzione del cibo incriminato. I disturbi più comuni sono diarrea, dermatiti, stanchezza, malassorbimento dei nutrienti, difficoltà a dimagrire, ecc. Dopo aver effettuato un’accurata anamnesi del paziente ed aver scartato patologie serie con i metodi tradizionali, come la gastroscopia, si può pensare a procedere con le varie tecniche diagnostiche per le intolleranze alimentari, come la dieta di esclusione e i test delle intolleranze alimentari.

Il primo passo per diagnosticare un’intolleranza alimentare è quello di intraprendere una dieta ad esclusione (o di eliminazione), da eseguire rigorosamente sotto controllo medico.

Questa dieta, della durata di un paio di settimane, si basa sull’esclusione degli alimenti più frequentemente responsabili delle intolleranze alimentari, per capire quali causano la sintomatologia. Di solito la dieta base è composta da pochi alimenti facilmente tollerati, come riso, carne di pollo, carote, zucchine, patate, lattuga, pera.

Se si osserva un miglioramento della sintomatologia, si può procedere alla re-introduzione graduale dei cibi, in modo da poter individuare quello o quelli responsabili del disturbo.

Qualora la dieta di esclusione non dovesse fornire un’indicazione precisa delle cause del malessere, non rimane che sottoporsi ad uno dei tanti test delle intolleranze alimentari.

Le allergie comportano una risposta immunitaria immediata, rappresentata dalla produzione degli anticorpi IgE, conseguente all’introduzione di determinate sostanze, dette allergeni. Le principali tecniche diagnostiche per le allergie alimentari, come il test cutaneo (Prick Test) o gli esami da laboratorio, come il RAST, sono approvati dalla medicina ufficiale.

Le intolleranze alimentari non sono invece immuno-correlate ed il loro meccanismo è ancora poco conosciuto. Pare che l’assunzione di elevate dosi di alcuni alimenti provochi un accumulo di tossine che sfocerebbe in disturbi diffusi a carico dell’organismo, a cominciare dall’intestino.

I test delle intolleranze alimentari sono non convenzionali, cioè non riconosciuti dalla medicina ufficiale, tranne quelli utilizzati per diagnosticare l’intolleranza al lattosio e al glutine (celiachia), le cui cause sono noti deficit enzimatici.

Esistono diversi test delle intolleranze alimentari; i più diffusi sono:

– Vega test: metodo di elettro-diagnosi che rileva le modificazioni della resistenza elettrica della cute quando viene messa a contatto con “estratti” degli alimenti da testare.

– Dria test (test kinesiologico): ipotizzando che l’ingestione degli alimenti a cui si è intolleranti causi un indebolimento muscolare, si somministrano al paziente delle gocce dei cibi incriminati per misurare l’eventuale riduzione della forza di contrazione del quadricipite femorale.

– Test citotossico: si mette a contatto il sangue prelevato al paziente con i cibi sospetti per osservare al microscopio ottico le variazioni di forma dei globuli bianchi.

– Elisa: metodica consistente nella ricerca, tramite prelievo di sangue, degli anticorpi IgG prodotti come reazione alle proteine alimentari.

Test delle intolleranze alimentariultima modifica: 2022-01-05T16:00:17+01:00da gioluz
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