Ortodonzia per gli adulti

Ortodonzia per gli adulti

Anche in età adulta, è possibile perfezionare i propri denti attraverso particolari sistemi che agiscono direttamente con la loro forza su di una superficie e altri che sfruttano invece i muscoli della masticazione. Esiste una branca dell’odontoiatria, l’ortodonzia, che si occupa dell’estetica dei denti in età adulta. Non è così semplice come sembra poichè si devono tener presenti molti fattori. La prima cosa da salvaguardare è il profilo facciale.

L’estetica è una condizione di notevole importanza attualmente per cui il volto deve essere quanto più proporzionale possibile. Il profilo facciale è compromesso dalle malocclusioni, disturbi molto frequenti che interessano le articolazioni e i denti presenti nella bocca.

Le due arcate dentarie, quella superiore e quella inferiore, sono in relazione tra di loro e quando non combaciano si parla di malocclussioni. Normalmente, l’arcata superiore deve essere opposta a quella inferiore e nella chiusura, deve essere possibile la deglutizione. Un buon dentista sa riconoscere subito quando ha di fronte a sè una malocclusione. Generalmente le malocclusioni vengono diagnosticate durante la seconda infanzia o in età adolescenziale. Quando vengono diagnosticate in età adulta, possono essere trattate in diversi modi, che dopo vedremo.

Durante le fasi dell’accrescimento corporeo, è molto più semplice correggere una malocclusione poichè le ossa sono ancora in fase di sviluppo. In ogni caso, una malocclusione può essere corretta anche in età adulta, quando la crescita è ormai finita.

Non esiste un trattamento unico nè uno stesso dispendio economico, ma ciò varia da individuo ad individuo in base alle sue peculiari caratteristiche. Si tiene il considerazione: la gravità della malocclusione, eventuali carie, la morfologia facciale. L’ortodonzia per adulti è lecitamente più complessa, per cui i trattamenti saranno più lunghi. Nonostante ciò, può essere perfezionata. Ciascun trattamento è individuale e varia a seconda del tipo della problematica che il paziente presenta. Prima di procedere al trattamento tipico dell’ortodonzia, si eseguono una serie di esami. Gli esami servono per capire il caso da trattare. Esistono le lastre del cranio, modelli in gesso delle arcate dentarie, e fotografie sia del volto che dei denti. Questi esami sono di fondamentale importanza per la scelta del trattamento da seguire.

Grazie alla radiografia del cranio si evince se sono presenti carie o se vi sono ancora dei denti da latte. Infatti, la permuta dei denti da latte, complica ulteriormente la questione. Con la radiografia del cranio si possono evincere anche altre malattie che possono interessare i denti e le gengive, come la malattia paradontale, una cisti nel cavo orale, eventuali fratture.

Un’altra radiografia ci permetterà di capire a che stadio è l’accrescimento del cranio e della faccia. Il cranio può essere più o meno sviluppato rispetto alle altri parti del corpo; si parlerà, in questo caso, di macroencefalia o microencefalia. I modelli in gesso riproducono le dimensioni dell’arcata dentaria e la morfologia dei denti. Infatti, grazie ai modelli in gesso, il professionista sanitario potrà servirsi di alcune misurazioni che sarebbero complicate da fare direttamente sul paziente.

La terapia ortodontica dell‘adulto è stata rivoluzionata grazie all’impiego di allineatori trasparenti. Essendo “invisibili”, vengono visti solo se l’interlocutore si avvicina eccessivamente alla vostra bocca. Con gli allineatori trasparenti, scomparirà il senso di disagio e di vergogna che magari si presenta se indossasse gli apparecchi metallici.

Tali mascherine comunque possono essere rimosse dal paziente per mangiare e per lavarsi i denti, o in qualsiasi momento si voglia. E’ chiaro che, maggiore saranno indossate e applicate sui denti, in minor tempo potete constatare dei benefici. Gli allineatori sono facili da applicare e da rimuovere e non procurano alcun disagio per chi le indossa. Non sono ingombranti e hanno al loro interno un programma che consente di prevedere quale sarà il risultato dopo la terapia.

Gli allineatori trasparenti pongono al primo posto l’estetica, per cui il programma di ultima generazione posto all’interno, mostra un quadro generale di come sarà il risultato finale prima che cominci il trattamento correttivo. Questa tecnica molto all’avanguardia si può utilizzare solo sui denti permanenti e non sui denti da latte, quindi deve essere avvenuta la completa permuta dei denti da latte. Inoltre, i denti devono essere ben visibili per poter applicare gli allineatori, cioè devono fuoriuscire completamente dalla gengiva e dall’arcata dentaria.

Insomma, queste mascherine si possono applicare solo negli adulti o al massimo nella tarda adolescenza. Ogni quindici giorni il paziente dovrà farsi controllare dal dentista ortodontista di fiducia; effettuerà quindi dei controlli cadenziali, in modo tale che potrà intervenire per qualche modifica, se necessaria. Gli apparecchi “invisibili” hanno un fine puramente estetico; essi permettono di spostare i denti senza l’utilizzo dei soliti allineatori metallici. Un bambino non accusa particolarmente disagio perchè vede altri suoi coetanei con l’apparecchio, cosa che non accade per un adulto.

Infatti, dopo una certa età diviene abbastanza imbarazzante indossare un apparecchio ortodontico. In ogni caso, anche le mascherine invisibili hanno delle limitazioni. Infatti, quest’ultime non possono sostituire l’apparecchio metallico fisso quando si tratta di un disturbo complesso. A causa delle sue limitazioni tecniche (sia per la struttura che per il materiale con il quale è costituita), la mascherina invisibile non riesce a compiere la sua azione correttiva su ogni singolo dente. Oltre l’impiego della mascherina mobile, gli allineatori moderni sono costituiti da materiali estremamente leggeri e flessibili, come la ceramica e la resina bianca. L’apparecchio in questo modo, sarà notato ancora di meno.

Durante una valutazione ortodontica-ortopedica, si considerano le arcate dentali superiori e inferiori nei tre piani dello spazio: piano sagittale (profilo), piano verticale (di fronte), piano trasverso (ovvero si considera la larghezza tra le due arcate). Quando uno di questi tre parametri non è corretto, è necessario indagare, affinchè non vi siano ripercussioni anche sulla postura. Le arcate dentarie, le strutture ossee, la muscolatura della faccia dovrebbero essere tra di loro in un rapporto armonico per poter compiere correttamente le funzioni fonetiche, masticatorie ed estetiche.

E’ scientificamente provato che le malocclusioni e i disallineamenti della mandibola causano mal di schiena, mal di testa, problemi di equilibrio e il più delle volte, sono la principale causa delle scoliosi idiopatiche. La mandibola, rispetto alla mascella, può trovarsi avanti, o leggermente indietro. Dato che la forza dei muscoli della masticazione viene sostenuta dal collo, se si immagina una latero-deviazione della mandibola, si attiverà il muscolo temporale da un lato della faccia e il massetere dall’altro e quindi la testa si troverà in torsione, dalla quale deriva una cefalea dovuta alla tensione muscolare. Dato che l’articolazione temporo-mandibolare è molto vicina all’orecchio, un disallineamento della mandibola può determinare un senso di instabilità ( sensazione dell’orecchio tappato).

Ci accorgiamo di avere problemi di malocclusione quando ci alziamo dal letto con il mal di testa, quando abbiamo difficoltà ad aprire la bocca, quando una persona non riesce a masticare indifferentemente dal lato destro e dal lato sinistro. Ciò ci deve subito far allarmare, poichè anche la postura è compromessa. Quando sentiamo uno scatto, una sorta di “clic” durante la masticazione, quella è un’avvisaglia, ma non è di per se stesso un problema. Se si associa ad altri sintomi, invece, deve essere oggetto di indagine.

Esistono anche degli esercizi che servono ad “educare” la muscolatura della mandibola; l’importante è sollecitare la parte posteriore dell’occlusione, per cui la mandibola tende ad essere meno sovraccaricata sull’articolazione, letteralmente, bisognerebbe addentare con i molari, e non con gli incisivi. Le persone più predisposte ad avere questa problematica sono coloro che hanno perso dei denti, sopratutto i denti posteriori; i denti rimanenti si sono inclinati e il piano occlusale è alterato. In età adulta, anche una semplice carie può determinare un cambiamento dell’occlusione e quindi la postura tende a rovinarsi ulteriormente. Un estrazioni effettuata scorrettamente può causare danni irreversibili alla schiena. Il bruxismo, ovvero il cosidetto “mangiarsi i denti”, tende ad erodere i denti stessi e a modificare la loro superficie. Per tornare ad avere una postura corretta, prima di tutto è necessario eliminare la causa che ha provocato il danno. Successivamente, si possono modificare i denti e abbinare anche una ginnastica correttiva.

Ortodonzia per gli adultiultima modifica: 2021-12-14T17:00:12+01:00da gioluz
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