Come scegliere il mascara giusto e come metterlo

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Protagonista di ogni beautycase, anche il più essenziale, il mascara non va scelto con leggerezza, ma in base a gusti ed esigenze specifiche. Tutto quello che c’è da sapere, dalla texture allo scovolino, per trovare quello perfetto. E una curosità: sapete perché lo si applica (spesso) con la bocca aperta?

Più lunghe, perfettamente curve, folte: le ciglia, meglio se ultra nere, sono un dettaglio irrinunciabile per molte, che siano l’unico dettaglio di un trucco giorno o il completamento di un look più sofisticato e ammaliante. E così, ecco che il mascara è, quasi sempre, il re del beautycase ideale.

Scegliere quello giusto non è però così scontato in una giungla sempre più affollata di texture, scovolini e promesse (non sempre mantenute). Ecco tutto quello che c’è da sapere per avere ciglia wow, non solo a parole.

Come funziona il mascara

Partiamo dalle basi. Da cosa dipende l’efficacia di un mascara? «Il risultato sulle ciglia dipende per il 40% dalla texture e per il 60% dallo scovolo: basta provare una texture con un applicatore diverso per rendersene conto» spiega Rajan Tolomei, International Make Up Artist Max Factor.

C’è mascara e mascara

«I mascara sono fondamentalmente di tre tipi: normali, ad alta resistenza, chiamati anche high resistant e water resistant perché resistono alla lacrimazione e sono ottimi per chi, ad esempio, porta lenti a contatto e per chi ha occhi sensibili, e infine mascara waterproof, che resistono all’immersione in acqua. Poi ci sono mascara con fibre, che donano risultati più incisivi sul fronte volume, e mascara senza fibre. L’ultima distinzione è quella che riguarda la consistenza: esistono mascara opachi, lucidi e vinilici. Più è alto il livello di lucidità più l’occhio sarà brillante e il colore enfatizzato.

Lo scovolino: in plastica o naturale?

Premesse indispensabili, prima di passare al tema caldo dell’applicatore. Due i più diffusi, quelli elastomerici, in silicone o plastica, e quelli in fibre naturali. «Lo scovolo elastomerico di solito riesce a performare anche in volume e lunghezza, ma la sua caratteristica principale è la definizione, perché regala alle ciglia un volume definito e organizzato. Prende meno quantità di prodotto rispetto a uno scovolo più massiccio e lo distribuisce in modo più preciso», spiega l’esperto.

Il mascara in setole naturali, invece, raccoglie più prodotto. «Questo gli consente di dare più volume ma spesso è meno organizzato e più caotico, con il rischio di creare grumi».

Come sceglierlo

La scelta, ovviamente, dipende innanzitutto dai gusti di ogni donna, ma non bisogna pensare che uno scovolo grande sia garanzia di un’applicazione migliore. «Il trucco è raggiungere bene la radice delle ciglia. Uno scovolo troppo grande non riesce in questo, ecco perché spesso i mascara più performanti hanno uno scovolo medio piccolo: riescono a direzionare le ciglia partendo dalla radice».
Le forme più comuni e a cosa servono

Non solo di dimensioni però è fatto lo scovolino di un mascara, ma anche di forme. E in giro, ormai, ce ne sono davvero tante. Le più comuni? Curve, a pallina e a clessidra. «Quello curvo generalmente è un po’ come un ferro da stiro, aiuta le ciglia a incurvarsi naturalmente durante l’applicazione, anche se oggi la curvatura è minore rispetto al passato perché si è scoperto che non è tanto la forma quanto la sinergia di forma e fissante che riesce a mantenere le ciglia curve» rivela Tolomei.

Ed è per questo che sono nati mascara effetto lifting, che oltre a posizionare le ciglia, riescono a fissarle. «Un tempo si correva il rischio che le ciglia si incurvassero alla prima applicazione, ma senza essere fissate. Così durante la giornata capitava che ricadessero. I nuovi mascara liftanti, invece, mantengono tutto il giorno il risultato promesso».
A piramide, a pallina e a clessidra

E le altre forme? «Gli scovolini piramidali sono abbastanza generici, hanno una performance mista di volume, curvatura e lunghezza; con la parte più piccola si raggiungono meglio le zone estreme, interno ed esterno occhio, senza macchiare, mentre con la parte più massiccia si prendono le ciglia mediane, quelle del centro dell’occhio, che sono quelle che hanno bisogno di enfasi maggiore».

Gli scovoli che hanno l’applicatore come una pallina, invece, «aiutano l’utilizzo in verticale e non in orizzontale, agendo nel dettaglio».

Quelli a clessidra e a bocciolo di rosa «sono invece mascara detti “ritmici”, perché la parte a pancia apporta prodotto, la parte interna lo definisce: azioni combinate che garantiscono una certa sicurezza sul fronte del risultato».
Il mascara giusto per tutte

Se le ciglia tendono ad essere dritte il beneficio primario da cercare è di certo la curvatura, ma di solito se non ci sono grandi problemi, tipo ciglia sottili o cortissime, il mascara che copre tutte le esigenze è il volumizzante, perché il volume rende l’occhio più bello.

Quando scegliere un mascara trattamento

Non tutte le donne possono vantare ciglia naturali lunghe e folte, specie quando con l’avanzare degli anni si fanno più rade. In questi casi si può ricorrere a mascara che sono anche trattanti e che stimolano la ricrescita. Ciò non significa, ovviamente, che non si possa usare anche un mascara classico, i due prodotti possono essere tranquillamente sovrapposti. «Si applica prima il prodotto trattante e poi un classico mascara volumizzante per raddoppiare la performance», suggerisce Rajan Tolomei.
Il trick per l’applicazione

Trucco analogo per un’applicazione perfetta del prodotto. «La prima passata è meglio farla con un prodotto che ha lo scovolo sottile, in modo tale da prendere tutte le ciglia, la seconda con uno più massiccio, per un effetto a tutto volume». Il motivo è semplice. «Se si usa solo il mascara con lo scovolo più grande resta uno spazio alla base delle ciglia, riempite solo da metà in poi, con il rischio che si appesantiscano, così come pure l’occhio, che alla lunga risulterà cadente. Bisogna partire dalle fondamenta».
Il mistero della bocca aperta

Alzi la mano chi per applicare il mascara non apre la bocca. Sembra una stranezza, ma c’è una ragione precisa per cui lo facciamo. «La bocca aperta impedisce all’occhio di tremare, dà la possibilità di concentrarsi su un punto fisso e di conseguenza dà all’occhio una forma più distesa e rotonda, che  facilita l’applicazione del mascara. Con la bocca chiusa non sarebbe la stessa cosa», spiega Rajan Tolomei. No, non è una stupidaggine. Lo facciamo tutte. Mistero svelato.

Come scegliere il mascara giusto e come metterloultima modifica: 2021-12-22T09:00:54+01:00da gioluz
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