Il profumo nel passato

Il profumo nel passato

Il corpo è uno strumento di seduzione: armonico e delicato, affusolato o carnoso come un fiore sbocciato, fresco, odoroso. Il corpo è lo strumento che coinvolge i cinque sensi: ammalia la vista, incanta, seduce, crea un’immagine. Coinvolge il tatto: toccare un corpo, equivale a percepirne la consistenza, a sfiorare il velluto della pelle, ad imprimere nella propria mente la sensazione del tocco, del contatto che si viene a stabilire tra quello stesso corpo e un altro.

Il gusto: baciare un corpo, significa imprimere dentro la propria anima delle sensazioni, dei ricordi, significa riportare sulle proprie labbra la memoria di un sapore, un sapore che riattiverà il ricordo. L’udito: un corpo viene ascoltato nelle sue movenze, nel suo volteggiare, nel suo spaziare. L’olfatto: dei cinque sensi il più forte. Nelle narici si imprime l’odore, la fragranza, l’essenza di quella pelle, si effettua così un’associazione, si crea nella propria mente un collage perfetto, che ricompone nella mente, l’idea, l’immagine, il ricordo.

Il profumo, è il ricordo, è sensualità, è malinconia, è dolcezza, è distacco. La percezione del profumo resta intatta, vivida nel ricordo. Il profumo esprime una serie di significati, assume forme diverse, rotondità e consistenze a seconda della pelle sulla quale va ad adagiarsi. Lo si utilizza per stimolare i sensi, per ammaliare, sedurre, per produrre sensazioni olfattive gentili, per inebriare ed ubriacare i sensi. Il profumo può essere destinato a diversi usi: per profumare gli ambienti, il corpo, per la composizione di numerosi prodotti cosmetici.

Il profumo ha una sua storia, una stesura precisa che racconta le sue origini, la sua diffusione ed il suo utilizzo. Furono per primi gli Egizi ad utilizzare i profumi, per diversi ed importanti scopi. L’amore e la cura del corpo, costituivano delle prerogative fondamentali. Essi utilizzavano degli olii e degli unguenti per idratare e profumare la pelle. Massaggiavano il corpo con creme profumate ed essenze che venivano utilizzate anche durante il processo di mummificazione. Il corpo era il tramite di un messaggio: comunicava, esprimeva, esaltava la bellezza.

A seguito degli Egizi, altri popoli del Mediterraneo, diffusero la moda del profumo. Greci, Romani e Arabi, utilizzavano profumi oleosi, per proteggere ed idratare la pelle. A queste sostanze oleose, venivano aggiunti degli aromi e delle profumazioni specifiche. Si diffusero in quel periodo fragranze come la mirra, l’incenso, l’aloe ed il nardo. Fragranze dai toni morbidi e delicati, che lasciavano sulla pelle una dolce sensazione di fresco, di delicato, di rotondo e dolce.

La chiesa, additò i consumatori di fragranze profumate, considerando libidinoso e lussurioso sia il prodotto, sia l’utilizzo dello stesso. In Europa, la produzione delle fragranze, subì un decadimento notevole per ritornare attiva solo nel quattordicesimo secolo, quando si diffuse la produzione di profumi in Europa ed in particolare in Italia. Firenze era la capitale dei profumi: lì si concentravano i maestri dell’arte delle fragranze, lì nasceva una nuova idea di profumazione, di seduzione, di sensazione olfattiva.

Il profumo nel passatoultima modifica: 2022-01-17T11:00:15+01:00da gioluz
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